COMUNICATO STAMPA RIMINI 20 MARZO 2025
Coldiretti autorizza alla libera e gratuita riproduzione delle immagini che ritraggono una parte della delegazione di Rimini e Direttore Alessandro Corsini con presidente Guido Cardelli Masini Palazzi e presidente nazionale Ettore Prandini
COLDIRETTI RIMINI: AGRICOLTORI UNITI PER IL FUTURO DEL SETTORE DOPO LA MANIFESTAZIONE DI PARMA
Cardelli Masini Palazzi: “L’Europa agisca per tutelare chi produce cibo e chi lo consuma”
Rimini, 20 marzo 2025 – La manifestazione di Parma del 19 marzo ha visto una partecipazione straordinaria degli agricoltori riminesi, che hanno voluto far sentire con forza la propria voce insieme ai ventimila colleghi giunti da tutta Italia. Un messaggio chiaro rivolto all’Europa: servono scelte coraggiose per garantire il futuro dell’agricoltura, la sicurezza alimentare e la tutela dei cittadini.
Alla guida della folta delegazione di Coldiretti Rimini erano presenti il presidente Guido Cardelli Masini Palazzi, il direttore Alessandro Corsini e il vice direttore Giorgio Ricci, che hanno accompagnato i numerosi soci accorsi per chiedere politiche più giuste e misure concrete a difesa del settore.
“La nostra presenza massiccia dimostra quanto sia sentita la necessità di un cambiamento. L’agricoltura è un pilastro dell’economia e della società, eppure oggi si trova in difficoltà a causa di regole ingiuste, burocrazia e concorrenza sleale. L’Europa non può voltarsi dall’altra parte” – ha dichiarato Guido Cardelli Masini Palazzi.
L’inizio del 2025 ha portato con sé anomalie climatiche senza precedenti, con temperature superiori di 1,65°C alla media storica, che hanno determinato una maturazione anticipata di molte colture, tra cui fave, fragole, asparagi, carciofi romaneschi, piselli, agretti e zucchine col fiore. Un fenomeno che, se da un lato ha reso più ricca l’offerta di prodotti nazionali, dall’altro ha complicato la gestione delle coltivazioni e aumentato il rischio di danni in caso di improvvisi cali termici.
“Oltre alle difficoltà legate al clima, dobbiamo affrontare la concorrenza sleale di prodotti importati che non rispettano gli stessi standard europei. I consumatori devono avere il diritto di sapere da dove proviene ciò che portano in tavola” – ha aggiunto Alessandro Corsini.
In questo contesto, Coldiretti ribadisce l’importanza di un’etichettatura chiara e trasparente, per evitare che prodotti esteri vengano spacciati per italiani grazie a regole ambigue. È per questo che l’organizzazione sta portando avanti una raccolta firme per chiedere a Bruxelles di rendere obbligatoria l’indicazione precisa dell’origine di tutti gli alimenti.
Giorgio Ricci, vice direttore di Coldiretti Rimini, ha sottolineato un’altra questione fondamentale: “Non possiamo accettare che il mercato venga invaso da cibi ultra-processati o realizzati in laboratorio senza adeguati controlli. Chiediamo che questi prodotti vengano trattati come farmaci, con verifiche scientifiche rigorose prima della loro immissione sul mercato. Allo stesso tempo, ci opponiamo a etichette allarmistiche o tasse sul vino, che è parte integrante della nostra cultura e della Dieta Mediterranea”.
Nel corso della giornata, Coldiretti ha incontrato i vertici dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), ottenendo rassicurazioni sull’adozione di criteri più rigidi nella valutazione dei nuovi alimenti, inclusi test clinici e pre-clinici per garantire la sicurezza dei cittadini.
Dalla manifestazione di Parma, gli agricoltori riminesi tornano con ancora più determinazione, pronti a continuare la battaglia per la difesa dell’agricoltura e della trasparenza a tutela dei cittadini.
Da sinistra : Alessandro Corsini, Ettore Prandini, Massimiliano Bernabini, Guido Cardelli Masini Palazzi
Coldiretti Rimini alla manifestazione di Parma
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